Da quasi 3 anni questi lavoratori aspettano di vedersi riconoscere stipendi che almeno recuperino l’inflazione. Ma la trattativa non va avanti. I rappresentanti della sanità privata sono una controparte sfuggente ed ambigua più impegnata a scaricare le sue responsabilità sulla Regione piuttosto che a farsi carico delle rivendicazioni dei lavoratori che garantiscono a queste strutture livelli di servizio e di professionalità molto alti. Il sindacato ha deciso ora di mandare un messaggio senza possibilità di equivoco: la pazienza dei lavoratori è finita! Si è cominciato martedì scorso, 22 giugno, con un presidio e un volantinaggio in Prefettura, per chiedere l’interessamento del Prefetto e per mettere ognuno dei soggetti coinvolti di fronte alle proprie responsabilità, mas nuove forme di protesta verranno messe in atto nelle prossime settimane.