Adesioni convinte allo sciopero del pubblico impiego
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Adesioni convinte allo sciopero del pubblico impiego

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Pubblicato il 20 Maggio 2003

Sciopero riuscito anche nel pubblico impiego.

Nei comparti della Sanità, delle Agenzie Fiscali, degli Enti Pubblici non Economici e degli Enti Locali, le adesioni sono state del 70 per cento, con punte del 90 per cento negli enti locali. Molti uffici sono rimasti chiusi e purtroppo non sono mancati i disagi per i cittadini.

Alle dieci una delegazione di Cgil, Cisl e Uil di categoria unitamente ai Segretari Confederali di CGIL – CISL – UIL è stata ricevuta dal Prefetto. Successivamente dal Presidente della Provincia.

I Segretari Angelo Galeazzi e Gloria Baraldi a nome delle Organizzazioni Sindacali di categoria, unitamente ad Angelo Zanelli a nome dei tre sindacati confederali hanno illustrato le posizioni di Cgil, Cisl e Uil ed ha espresso il forte malcontento dei lavoratori pubblici di Brescia.

Oltre ad evidenziare le violazioni normative e legislative, hanno ricordato il mancato rispetto degli accordi da parte del governo nazionale ed hanno sollecitato un intervento costruttivo dei governi locali (Regioni, Province e Comuni) per l’emanazione delle direttive di Settore in modo particolare per il comparto della Sanità e degli Enti locali.

“Lo sciopero – hanno dichiarato sempre i 3 segretari di CGIL – CISL – UIL – è riuscito molto bene, e non possiamo che esprimere soddisfazione per la massiccia adesione allo sciopero e la significativa partecipazione alla manifestazione in Piazza Loggia che si è conclusa con un sit in ed un incontro con il sindaco della città. Questo è solo un primo passo.  Se non ci sarà una soluzione positiva ai problemi effettueremo altre forme di mobilitazione.  A giugno, qualora non si aprissero i tavoli del confronto per il rinnovo dei contratti,  è prevista infatti una grande manifestazione nazionale a Roma. Costringeremo il governo al rispetto delle norme e dei patti sottoscritti. Il livello di sopportazione dei dipendenti pubblici è ormai giunto al limite”.