Nasce a Brescia l’associazione NADIYA (speranza)
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Nasce a Brescia l’associazione NADIYA (speranza)

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Pubblicato il 11 Dicembre 2002

Un’occasione per stare insieme, per aiutarsi ed essere aiutate, per integrarsi, per rapportarsi con le istituzioni e con la comunità italiana. Nasce con queste finalità l’Associazione “Nadiya”, vale a dire “Speranza”, promossa dalle lavoratrici familiari di origine ucraina che vivono a Brescia.

La maggior parte di loro assiste gli anziani in migliaia di abitazioni di città e provincia, molte però lavorano anche in fabbrica. Svolgono comunque lavori umili, e non si fanno problemi anche se hanno un alto livello di cultura, che difficilmente gli italiani o le italiane accettano di svolgere.

Hanno problemi enormi, che la gente comune fa fatica a conoscere.

Con la legge Fini – Bossi molte di loro hanno potuto avviare le pratiche per la regolarizzazione, ma passeranno mesi prima che possano avere in mano il permesso di soggiorno.

Nel frattempo non potranno tornare a casa, né per le feste natalizie, né se qualche loro familiare avesse gravi problemi. Chi decidesse di rientrare in patria non potrebbe più tornare in Italia ed ogni speranza di un futuro migliore verrebbe meno per sempre.

Domenica 15 dicembre 2002, alle ore 14, nella sede dell’Anolf in via Zadei, 64 a Brescia, l’iniziativa, pensata e realizzata da alcune donne lavoratrici ucraine con il supporto dell’Associazione Nazionale Oltre le Frontiere, sarà presentata alla comunità ucraina di Brescia.