Manifestazione unitaria a Milano: “Servono risposte concrete e immediate”
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Manifestazione unitaria a Milano: “Servono risposte concrete e immediate”

Il sindacato sollecita riforme e politiche di coesione e di sviluppo

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Pubblicato il 13 Maggio 2023

“Senza il coinvolgimento delle parti sociali, senza l’apporto responsabile del sindacato confederale, delle sue categorie non si va da nessuna parte. Le soluzioni stabili, eque, richiedono condivisione e corresponsabilità”.

E’ quanto ha sottolineato Daniela Fumarola, componente della Segretaria nazionale della Cisl, intervenuta nel comizio della manifestazione di Cgil Cisl Uil che ha riunito a Milano lavoratori e delegati delle tre sigle confederali delle regioni del Nord.

Quella di oggi è la seconda delle tre grandi manifestazioni unitarie che suggellano un percorso di mobilitazione, caratterizzato da assemblee in tutti i luoghi di lavoro, per chiedere al Governo interventi urgenti e condivisi per dare risposte ai problemi reali del lavoro, delle famiglie, dei giovani e dei pensionati.

 

Numerosissima la presenza della Cisl bresciana

I pullman partiti di primo mattino dal piazzale della sede Cisl di Brescia hanno portato a Milano una folta delegazione di delegati e operatori della Cisl provinciale, insieme a tutto il gruppo dirigente dell’organizzazione: il segretario generale Alberto Pluda con i colleghi di Segreteria Maria Rosa Loda e Paolo Reboni, i segretari generali delle categorie e molti componenti delle diverse Segreterie, insieme a responsabili degli Sportelli tematici e dei Servizi Cisl.

 

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Facciamo valere la nostra rappresentanza

“Noi non siamo qui per compromessi al ribasso: – ha affermato ancora la sindacalista –  saremo intransigenti, forti della nostra rappresentanza. È solo insieme che possiamo riprendere la via giusta, riallacciando il filo del dialogo con il Governo, un filo caduto per lunghi mesi. Siamo qui senza pregiudiziali ideologiche, senza indietreggiare di un passo, rispetto alla necessità di avere risposte concrete e immediate”.

 

Bene l’azione sul cuneo fiscale, ma non basta!

“L’azione sul cuneo fiscale interamente a favore dei lavoratori va nella direzione giusta. Ma non basta. – ha scandito dal palco Daniela Fumarola – Il sostegno alle fasce medie e popolari, va rafforzato, reso strutturale e collegato a una riforma complessiva del fisco, che sia autenticamente redistributiva. E non si dica che mancano le risorse. Se c’è la volontà politica i soldi si trovano. Li si cerchino nelle rendite finanziarie, negli extra profitti. Si chieda un contributo di solidarietà alle multinazionali energetiche, della logistica, della farmaceutica, delle banche”.

 

Dare sostanza al lavoro dei giovani e delle donne

“Solo ieri – ha aggiunto la sindacalista (intervenuta al posto del segretario generale Luigi Sbarra che era assente per motivi di salute) – Papa Francesco ha ricordato che per uscire dall’inverno demografico bisogna dare sostanza al lavoro dei nostri giovani e delle donne. Come ha dolorosamente sottolineato il Presidente Mattarella, la lotta alla precarietà lavorativa ed esistenziale deve diventare una vera e propria ossessione per la politica, per le istituzioni, per le parti sociali. Il lavoro a tempo indeterminato a forte valenza formativa come l’apprendistato deve essere incentivato e diventare il canale prevalente di ingresso. I rapporti a termine devono essere meglio retribuiti e costare di più rispetto a quelli stabili. E quella differenza, quel di più, deve alimentare un fondo di solidarietà per le pensioni dei giovani”.

 

Impossibile rinunciare a misure universali di sostegno alla povertà

Dal palco della manifestazione Daniela Fumarola ha anche ribadito che “non è possibile pensare di rinunciare a misure universali di sostegno alla povertà: vanno rafforzati gli strumenti di intervento e collegati stabilmente a politiche attive per il lavoro”.

 

Politica dei redditi e questione salariale

L’esponente della Cisl ha poi parlato della necessità di arrivare a definire una nuova ed efficace politica dei redditi che permetta di affrontare la questione salariale, di un nuovo patto anti inflazione che preveda anche la piena indicizzazione di tutte le pensioni e nuovi meccanismi contrattuali di riallineamento all’inflazione reale, dell’urgenza di  rinnovare e rinnovare tutti i contratti scaduti, pubblici e privati, e ridare protagonismo alle relazioni industriali.

 

Pensioni: occorre un equilibrio nuovo

“Non possono essere sempre i soliti noti a pagare il prezzo più alto di ogni crisi – ha concluso Daniela Fumarola – per questo è tempo di intervenire strutturalmente sia sul fisco, sia sulle pensioni, puntando ad un equilibrio nuovo, sostenibile, stabile, capace di garantire soprattutto a giovani e donne, una terza età dignitosa”.