“Nei prossimi mesi ci sarà un crescendo di iniziative per far capire al Governo che sul lavoro, sulle pensioni, sullo sviluppo, sulla salute, sull’equità fiscale, sulla distribuzione della ricchezza si deve cambiare e si deve cambiare tanto”.
Parole che Ugo Duci, segretario della Cisl Lombardia, ha scandito con forza in Piazza Loggia a Brescia durante il comizio conclusivo della manifestazione del Primo Maggio.
Una manifestazione partecipatissima che al termine del corteo che da Piazza Garibaldi ha attraversato il centro urbano ha visto confluire nella piazza simbolo della città diverse migliaia di persone.
Brescia capitale anche per il lavoro
“Buon Primo Maggio alle lavoratrici e ai lavoratori, alle pensionate, ai pensionati e ai giovani di questa bella e operosa città, che merita certamente il titolo di capitale della cultura, ma che è anche da sempre capitale del lavoro!”, ha esordito il leader della Cisl regionale.
Il pensiero per chi soffre a causa della guerre
“In questa Festa del lavoro il nostro pensiero va prima di tutto alle donne e agli uomini del lavoro che vivono nei tanti Paesi del mondo teatro di guerra e conflitti, come l’Ucraina, il Sudan e i non pochi Paesi africani e del Medio Oriente dilaniati da guerre civili e fratricide. E ancora ai tanti, troppi lavoratori in diverse parti del mondo che vengono sfruttati, schiavizzati, sottomessi, anche in un’età in cui si dovrebbero fare due cose: studiare e giocare, non lavorare”.
Cgil Cisl Uil sono convintamente antifascisti
“Cgil Cisl Uil hanno deciso di dedicare il Primo Maggio di quest’anno al 75° compleanno della Costituzione della Repubblica Italiana – ha detto ancora il sindacalista – che, all’articolo 1, è fondata proprio sul lavoro. La nostra carta fondamentale è figlia della lotta partigiana di liberazione dal regime fascista e dell’occupazione nazista, è figlia del 25 aprile. Dopo pochi giorni da quella data, anche oggi, Festa del Lavoro, vogliamo riaffermare con forza che Cgil Cisl Uil sono convintamente, senza ambiguità o tentennamenti, antifasciste”.
La nostra mobilitazione
“Celebriamo questo Primo Maggio quando mancano pochi giorni dalle tre grandi manifestazioni programmate da Cgil Cisl Uil il 6 maggio a Bologna, il 13 maggio a Milano e il 20 maggio a Napoli. Non può certo bastare a interrompere questo percorso di lotta e di rivendicazioni la tardiva convocazione del sindacato di ieri sera da parte del Governo, alla vigilia del Consiglio dei Ministri convocato proprio il Primo Maggio per emanare alcuni provvedimenti sul lavoro.
Per quanto ne sappiamo il cosiddetto “pacchetto lavoro” contiene da una parte cose del tutto insufficienti e misere rispetto a quello che Cgil Cisl Uil nella piattaforma unitaria ritengono si debba e si possa fare, dall’altra ci sono cose che vanno nella direzione opposta a quello che chiediamo. La nostra mobilitazione, dunque, continua”.
Un crescendo di iniziative
“Un sindacato unito, forte, autonomo dai partiti, contrattualista e partecipativo è una grande leva di cambiamento per questo Paese e per milioni di lavoratrici e lavoratori. – ha concluso il segretario generale della Cisl Lombardia – Nei prossimi mesi ci sarà un crescendo di iniziative per far capire al Governo che sul lavoro, sulle pensioni, sullo sviluppo, sulla salute, sull’equità fiscale, sulla distribuzione della ricchezza si deve cambiare e si deve cambiare tanto.
Se l’Italia potrà tornare a conoscere progresso economico, giustizia e coesione sociale sarà anche grazie a tutti voi, a tutti noi, che siamo qui, anche oggi per cambiare. Troppi lavoratori hanno perso, in questi anni difficili, il senso della festa del Primo Maggio. È tempo che torniamo a far festa”.